LUCENTIS


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LA DEGENERAZIONE MACULARE SENILE


Si tratta di una forma di degenerazione della retina che colpisce le persone più anziane, ma può presentarsi anche in forma precoce in età presenile.
Nella sua forma umida il peggioramento della vista può essere rapido e provocare gravi danni alla vista.

LUCENTIS (RANIBIZUMAB)


Ranibizumab 6mg/ml per iniezioni vitreali rappresenta la terapia di scelta per la cura delle forme umide di maculopatia.

Lucentis è un anticorpo monoclonale che si lega ad una proteina denominata VEGF (fattore di crescita dell’endotelio vascolare) che è la principale responsabile della formazione della neovascolarizzazione all’origine della malattia.
Diversamente dalla terapia fotodinamica con Visudyne, Lucentis viene somministrato direttamente all’interno dell’occhio tramite un’iniezione nel corpo vitreo che si ripete mensilmente fino all’ottenimento del risultato.
La sperimentazione si è conclusa ed i principali studi condotti durante tale periodo hanno confermato gli ottimi risultati di Lucentis.
Negli studi ANCHOR (423 pazienti) e MARINA (716 pazienti) si è registrato un mantenimento o miglioramento della capacità visiva nel 90% dei casi trattati dopo 2 anni.
Dalla primavera 2006 in Svizzera si può impiegare Lucentis nei casi più seri di degenerazione maculare senile in forma umida.
La Svizzera è stato il primo paese europeo ad approvare il farmaco per uso clinico a partire dal 25.08.2006: tale autorizzazione era stata già concessa in precedenza dall’ FDA negli Stati Uniti.
Nella maggior parte dei casi è possibile ottenere il rimborso del farmaco da parte degli assicuratori malattia.
Dall' autunno 2011 Lucentis viene riconosciuto dai principali assicuratori malattia anche per alcuni tipi di retinopatia diabetica e di trombosi venose retiniche.


PRIMA DELL'INTERVENTO


Bisogna sospendere 1 settimana prima antiaggreganti (Aspirina, Tiatral, Plavix...) ed anticoagulanti (Marcoumar, Sintrom...).
Si applica un collirio antibiotico (Floxal oppure Exocin) 4 volte al giorno per una settimana iniziando 3 giorni prima dell’operazione.
Bisogna segnalare al medico eventuali infezioni e/o congiuntiviti con secrezioni, infezioni sistemiche, stati febbrili e di immunosoppressione, disturbi della coagulazione e se si è in cura per glaucoma.

 

DOVE SI SVOLGE?


Presso il Centro Laser e Retina Medica:
il Dr. Ziliotti effettua tutti i controlli che precedono e seguono l’intervento (inclusi OCT ed angiografia).
Presso il Centro Avanti di Lugano Pazzallo il Dr Ziliotti esegue il nuovo intervento di iniezione intravitreale con Lucentis (sala operatoria).

COME SI SVOLGE?


L’intervento è ambulatoriale ed avviene in anestesia topica locale (senza narcosi).

Durante l’intervento il paziente è sveglio e l’infermiere anestesista controlla i suoi parametri vitali.
Il volume di farmaco iniettato nel corpo vitreo è molto piccolo (inferiore a 0.01ml).
L’intervento di iniezione intravitreale di Lucentis
dura 15 minuti circa.
A questi tempi bisogna aggiungere la preparazione (dilatazione della pupilla) e la sorveglianza dopo l’operazione (circa 90 minuti).
Non è doloroso ed al termine dell’intervento l’occhio non viene bendato.
È consigliabile la presenza di un accompagnatore e non si può guidare il giorno dell’operazione.


DOPO L'INTERVENTO


È previsto un controllo (solitamente a Mendrisio) il giorno successivo.
Evitare di far entrare polvere od acqua (bagno, doccia) nell’occhio fino al primo controllo.
Non bisogna toccare l’occhio operato!
Portare occhiali da sole protettivi all’esterno.
Eventuali disturbi, tra cui dolore e disturbi alla vista, vanno segnalati al medico.
Continuare ad applicare le gocce antibiotiche il giorno dell’intervento e per i 3 giorni successivi (4 volte al giorno)
Il beccuccio del flacone non deve essere toccato con le mani e non deve entrare in contatto con l’occhio o le palpebre.
La goccia di antibiotico va messa nell’occhio guardando in alto e tirando con l’indice della mano la palpebra inferiore verso il basso.
L’anticoagulazione e/o antiaggregazione vengono riprese dopo il primo controllo (chiedere sempre al medico).